In relazione a quello che decidi e alla consapevolezza di quello che vuoi, puoi raggiungere qualunque obiettivo. Dico questo con certezza, perché costituisco una prova vivente di quello che puoi fare con il cervello, grazie alla tua forza di volontà.
Ti racconto la mia storia: una ventina di anni fa ero manager a Milano, entrai in coma per un ascesso cerebrale. Quando mi risvegliai, dopo due mesi, non ero in grado neppure di parlare. Mia madre venne a prendermi e mi riportò in Sardegna, a Cagliari, luogo dal quale provenivo.
Sono riuscita a riprendermi da sola, poco per volta. Non feci nessun lavoro con i medici, che hanno solo stabilito nel tempo, l’avanzamento del mio stato di salute, facendomi delle valutazioni neuro-psicologiche.
La cosa che mi sconvolse di più, dopo il coma, fu di non avere più emozioni. Dopo quella esperienza, credo che le emozioni siano una componente essenziale dell’intelligenza.
Mi ricordo quanto buia fosse la vita subito dopo il coma. Tutto era uguale. Stare di fronte al mare con una vista strepitosa era identico a stare di fronte a un sacco di immondizia. Non distinguevo le situazioni. In pratica, se l’unico tuo desiderio è il nulla, tutto è uguale.
Le emozioni, ormai credo, siano il seme della vita e dell’intelligenza.
La prima cosa che ho fatto per me, dopo il coma, me la ricordo ancora, ho semplicemente aspettato.
Il tempo aveva assunto una forma diversa, rispetto a quando ero manager. In quel momento intere giornate passavano senza che succedesse nulla e io semplicemente aspettavo di tornare come prima.
I medici a quei tempi, dicevano che i miglioramenti li avrei avuti all’interno dei primi due anni, dopo, sarei rimasta con il deficit che avevo.
Da parte mia, ma anche i medici so che ora hanno cambiato opinione, posso dire che questo non è vero.
La mente continua a migliorare, indipendentemente dall’età che hai e dal tempo che passa.
L’importante è che tu lo voglia.
Il cervello è in grado di trovare o creare un’altra strada, se c’è una cicatrice che interrompe il percorso neurologico.
Ancora mi ricordo la grande gioia di quando mi sono tornate le emozioni. Erano passati due anni e mezzo dal coma ed io ero appena tornata a Milano per riprendermi la vita. Grazie a un’amica avevo trovato un monolocale in affitto vicino al Naviglio Pavese e stavo pulendo con forza il tavolo di vetro al centro della stanza. Improvvisamente sentii una specie di scossa elettrica dentro la testa. Non mi era mai successa una sensazione simile. Mi fermai interdetta. Dopo qualche secondo un’altra scossa elettrica e in quel preciso momento mi accorsi che le emozioni erano tornate.
Dapprima fui sgomenta, poi mi colse un’improvvisa gioia. Non c’era nessuno in casa. Mi sedetti sul divano e non mi rimase altro che piangere di felicità.
Di tutta questa storia che mi è accaduta, quando hai un problema, posso dirti:
1. Attendi.
Fai passare il tempo, non opporti a quello che ti succede, ma vivilo tranquillamente. Fai passare le emozioni, anche quelle dolorose, attraverso te. Solo con l’accettazione di quello che ti succede sei in grado di vivere bene.
2. Tendi sempre verso un miglioramento e sii grato per i tuoi progressi.
Quando vedevo un piccolo miglioramento in me, ero felice. Ero soddisfatta anche se le altre persone non se ne accorgevano. Passato il primo miglioramento volgevo verso un secondo. E poi un altro ancora, e così via. Ed ogni volta ero felice per la trasformazione positiva. Solo in questo modo puoi instaurare il processo di cambiamento favorevole.
3. Ho seguito un corso per risolvere i miei problemi.
Avevo (ancora ho in qualche momento) problemi di memoria. Ho analizzato diversi corsi disponibili per poi deciderne uno che ho fatto in due giorni. È stato esaltante. Il corso ti insegna come ricordarti di parole, numeri e concetti assimilandoli a delle emozioni, in modo da non dimenticartene più. Durante il corso ho constatato personalmente di poter acuire la mia soglia di attenzione, attraverso un metodo. Ti assicuro però, farlo è veramente stancante e faticoso. Alla fine, poiché non ho intenzione di diventare “Pico della Mirandola”, ho utilizzato il corso solo per visualizzare alcune cose che mi potevano servire.
Per me era importante sapere che ci fosse una soluzione al problema e che fosse attuabile. E, ancora una volta, ho avuto conferma che, nella vita puoi risolvere qualunque difficoltà, basta volerlo.